EMICRANIA? FRA LE TERAPIE ORA ANCHE GLI ANTICORPI MONOCLONALI

Cefalea ed emicrania sono due termini che si riferiscono a due condizioni diverse. Che differenza c’è? La classificazione internazionale attualmente adottata è formata da 14 sottocategorie ognuna delle quali affronta un tipo di cefalea differente (esempio cefalea a grappolo, cefalea tensiva ecc.). L’emicrania, la più importante delle cefalee, deve avere caratteristiche ben precise. Il dolore, infatti, deve durare tra le 4 e le 72 ore e avere almeno due delle seguenti caratteristiche: deve avere una localizzazione unilaterale, deve essere di tipo pulsante, di intensità media o forte e può aggravarsi con attività motorie come camminare. Si associa a nausea, vomito, fotofobia e fonofobia (fastidio causato dalla luce e dai suoni).

L’emicrania è la seconda patologia più disabilitante nel mondo (per diffusione). Da considerare che l’attacco emicranico può arrivare a durare fino a 3 giorni e che può avere una fase anticipatoria di 2 giorni e un altro “strascico” di durata equivalente con sintomi vari.

E’ una malattia che ha una maggiore incidenza nel genere femminile (2-3 volte maggiore rispetto agli uomini- dopo la pubertà). In Italia si stima che ci siano 7 milioni di persone che soffrono di emicrania, una patologia che nel 90% dei casi insorge prima dei 40 anni.

Erenumab è un anticorpo monoclonale usato come nuova terapia per l’emicrania ed è entrato di recente nella pratica clinica. Questa molecola si comporta come un cecchino che entra nell’organismo e agisce specificamente su CGRP, una piccola proteina coinvolta nei meccanismi che portano al dolore dovuto all’emicrania. Con il blocco del recettore per il CGRP nei soggetti con emicrania cronica si ottiene un doppio effetto: da una parte si evita l’infiammazione e dall’altra si arresta la trasmissione centrale del dolore. Queste terapie hanno dimostrato una grande efficacia con una riduzione drastica delle crisi. Addirittura nel 25% dei casi, con una terapia prolungata, questi nuovi farmaci hanno portato ad una scomparsa degli episodi di emicrania.