TATUAGGI D'ORO SU SINGOLE CELLULE PER MONITORARE LA SALUTE
Tatuaggi d'oro grandi pochi milionesimi di millimetro sono stati realizzati su singole cellule viventi senza danneggiarle: per ora rappresentano semplici punti e fili, ma in futuro potranno disegnare circuiti più complessi che permetteranno di applicare sensori e dispositivi elettronici per la diagnosi precoce e il monitoraggio delle malattie. Il risultato è pubblicato sulla rivista Nano Letters dai ricercatori della Johns Hopkins University (Stati Uniti). L'obiettivo è quello di avere in futuro dei sensori per controllare da remoto e monitorare in tempo reale le condizioni delle singole cellule e dell'ambiente che le circonda. Avendo tecnologie per monitorare la salute di singole cellule, si potrebbe forse diagnosticare e curare le malattie molto prima e non aspettare che l'intero organo venga danneggiato. L’autore dello studio che lavora da anni allo sviluppo di biosensori non tossici e non invasivi per il corpo, spiega che questi tatuaggi possono essere l'anello di congiunzione tra le cellule viventi e i convenzionali sensori e materiali elettronici la cui realizzazione non è semplice. Si tratta di mettere qualcosa come un tatuaggio elettronico su un oggetto vivente decine di volte più piccolo della capocchia di uno spillo. I ricercatori sono riusciti nell'impresa grazie a una tecnica innovativa, la litografia a nanostampa. Prima di tutto hanno stampato i tatuaggi in oro (in pratica dei disegni fatti di punti e fili) su un wafer di silicio; successivamente li hanno trattati con una colla molecolare e trasferiti sulle cellule vive usando una speciale pellicola di idrogel che si è poi dissolta. Come risultato, i tatuaggi sono rimasti attaccati alle cellule (anche in movimento) per 16 ore consecutive senza danneggiarle.