Un consumo eccessivo di sale determina un aumento della pressione arteriosa, con conseguente aumento del rischio di insorgenza di gravi patologie cardio-cerebrovascolari correlate all’ipertensione arteriosa, quali infarto del miocardio e ictus cerebrale. L’introito di sale è stato, inoltre, associato anche ad altre malattie cronico-degenerative, quali tumori dell’apparato digerente, in particolare quelli dello stomaco, osteoporosi e malattie renali. L'ambizioso obiettivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) è ridurre del 30% l’introito di sale entro il 2025. Ecco i consigli: - usa erbe, spezie, aglio e agrumi al posto del sale per aggiungere sapore al tuo cibo; - scola e risciacqua verdure e legumi in scatola e mangia più frutta e verdura fresca; - controlla le etichette prima di acquistare per aiutarti a scegliere prodotti alimentari meno salati; - usa gradualmente meno sale nelle tue ricette preferite (le tue papille gustative si adatteranno); - togli dalla tavola sale e salse salate in modo che i più giovani della famiglia non si abituino ad aggiungere il sale.